Google analizza: +32% siti hackerati nel 2016

Pubblicato il 04 Aprile 2017

Password deboli e sistemi non aggiornati

Tra il 2015 e il 2016 sono aumentati del 32% i siti hackerati e la tendenza non è destinata a rallentare visto che i cyber-criminali diventano sempre più aggressivi e i siti sempre più obsoleti e meno protetti. Questo è quanto è emerso dal rapporto sullo stato di sicurezza del web di Google, secondo il quale gli hacker sfruttano principalmente password deboli degli amministratori e mancati aggiornamenti di sicurezza.

Google fornisce avvisi quando rileva siti compromessi e afferma che oltre l’80% è stato in grado di ripulire la propria piattaforma. Tuttavia oltre la metà di coloro che gestiscono siti violati, non lo sa nemmeno, perché i siti non sono stati verificati dal motore di ricerca (che ha uno strumento ad hoc, disponibile gratuitamente). La compagnia individua anche alcune tipologie ricorrenti di violazioni da parte degli hacker, come l’inserimento di pagine con contenuti senza senso create ad arte per ingannare gli utenti o la creazione di testi giapponesi collegati a finti siti di merce griffata.

Ecco perchè per noi di SMItech, la sicurezza viene al primo posto, anche per il vostro website. Mantenete sempre aggiornato il vostro sito, eseguite dei controlli periodici sugli accessi, verificate che tutto sia nella norma ed usate sempre gli strumenti che vengono forniti dal vostro fornitore.

La sicurezza è alla base di ogni processo.